Il termine spagnolo per identificarli è mulas, in italiano asini, come l'animale che l'uomo da secoli utilizza come mezzo di trasporto.
Sono corrieri, persone pagate appunto per trasportare droga dai paesi di produzione come Colombia o Venezuela verso altri paesi con le modalità più disparate, che vanno dalle valigie con doppio fondo fino agli ovuli ingeriti e custoditi all'interno degli organi interni degli stessi corrieri.
L'ultima modalità, nonostante sia molto pericolosa per chi la pratica, è stata utilizzata molto spesso negli ultimi anni tanto che le autorità ora prestano molto attenzione a questo tipo di pratica con controlli sempre più specifici e nauseanti.
D'altra parte i trafficanti non sono rimasti inermi e hanno escogitato nuovi mezzi per il trasporto di droga.
Sembra che la gang dei Latin King Chicago facesse arrivare la droga a Milano nascosta in ovuli nell’intestino di cani di grossa taglia come i San Bernardo.
L’ovulo, alla spedizione, veniva avvolto in più strati di diverso materiale, impenetrabile ai raggi X. Al loro arrivo in Italia sarebbero poi avvenute delle rudimentali operazioni chirurgiche per prelievo degli ovuli, con conseguente morte dei poveri cani.
In realtà questa pratica non è nuova ma è usata da diverso tempo dai trafficanti messicani, che sono riconosciuti come gli indiscussi maestri del trasporto di droga arrivando ad utilizzare anche sottomarini e addirittura delle catapulte come nel medioevo (non a caso a Città del Messico esiste un museo del narcotraffico in cui vengono esposte proprio questo tipo di opere).
Da un punto di vista comico invece, sono diverse le storie che parlano di traffici di vario genere con invenzioni più ridicole che altro, specialmente quando riguardano il mondo delle carceri.
Come i due appartenenti ad una gang che hanno introdotto in prigione telefoni cellulari nascondendoli dove non batte il sole e scoperti dopo che la madre di uno dei due si lamentava per la pessima ricezione che aveva il figlio in cella.
Oppure in Colombia, dove i trafficanti usavano piccioni addestrati per trasportare droga all'interno del carcere, peccato che ne abbiano troppo caricato uno e ne abbiano compromesso la qualità del suo volo.
Non è andata meglio nemmeno al detenuto texano obeso di 200 kg che in un primo momento era riuscito a nascondere una pistola dentro il grasso corporeo.
Invece il boss di una gang a Miami ha, al contrario, goduto di un determinato servizio molto richiesto in carcere per diverso tempo prima di essere scoperto, ottenendo regolarmente visite di spogliarelliste e prostitute facendole passare per assistenti legali dei loro avvocati con la complicità di quest'ultimi.
Anche nelle mondo delle gang un noto proverbio risulta spesso azzeccato, bisogna fare di necessità virtù.
L’ovulo, alla spedizione, veniva avvolto in più strati di diverso materiale, impenetrabile ai raggi X. Al loro arrivo in Italia sarebbero poi avvenute delle rudimentali operazioni chirurgiche per prelievo degli ovuli, con conseguente morte dei poveri cani.
In realtà questa pratica non è nuova ma è usata da diverso tempo dai trafficanti messicani, che sono riconosciuti come gli indiscussi maestri del trasporto di droga arrivando ad utilizzare anche sottomarini e addirittura delle catapulte come nel medioevo (non a caso a Città del Messico esiste un museo del narcotraffico in cui vengono esposte proprio questo tipo di opere).
Da un punto di vista comico invece, sono diverse le storie che parlano di traffici di vario genere con invenzioni più ridicole che altro, specialmente quando riguardano il mondo delle carceri.
Come i due appartenenti ad una gang che hanno introdotto in prigione telefoni cellulari nascondendoli dove non batte il sole e scoperti dopo che la madre di uno dei due si lamentava per la pessima ricezione che aveva il figlio in cella.
Oppure in Colombia, dove i trafficanti usavano piccioni addestrati per trasportare droga all'interno del carcere, peccato che ne abbiano troppo caricato uno e ne abbiano compromesso la qualità del suo volo.
Non è andata meglio nemmeno al detenuto texano obeso di 200 kg che in un primo momento era riuscito a nascondere una pistola dentro il grasso corporeo.
Invece il boss di una gang a Miami ha, al contrario, goduto di un determinato servizio molto richiesto in carcere per diverso tempo prima di essere scoperto, ottenendo regolarmente visite di spogliarelliste e prostitute facendole passare per assistenti legali dei loro avvocati con la complicità di quest'ultimi.
Anche nelle mondo delle gang un noto proverbio risulta spesso azzeccato, bisogna fare di necessità virtù.
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