Colpevole di omicidio, Bobby è condannato a dieci anni. Durante i lunghi anni del carcere, grazie all'aiuto di un ergastolano colto, impara a uscire dal cerchio dell'odio, apprende il valore dell'altruismo e le tecniche della non violenza. Uscito in libertà condizionata, va in soccorso del figlioletto per evitare che faccia la sua stessa fine. Il nome di Oliver Stone produttore ha fatto da battistrada a questo film che si colloca nei paraggi di Boyz'n the Hood (1991) di John Singleton, sia pur con minor forza e un tasso di originalità stilistica più basso. Anche qui contano 2 temi: l'assenza del padre e la polemica contro le bande di quartiere, ma entrambi sono troppo caricati di intenzioni didattiche. È un'opera prima tratta dal romanzo Crips di Donald Bakeer, insegnante di Los Angeles.